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MUSEO ARTE SACRA

Sezione 4. Il Museo d’Arte Sacra della Diocesi di Grosseto (sale 24-34)


Il Museo Diocesano è a tutti gli effetti un museo nel museo: lasciata l’archeologia che occupa integralmente i primi due piani del Palazzo, ci si ritrova infatti immersi in una atmosfera del tutto diversa fra le opere d’arte sacra.
Il Museo Diocesano è unito al Museo Archeologico dal 1975 a seguito di un accordo fra il vescovo e il Comune. L’esposizione è ordinata cronologicamente ed è introdotta dalla collezione del fondatore del museo, monsignor A. Cappelli, formata da opere che vennero acquistate per lo più a Siena e nel Senese. Tra queste si segnalano molti pezzi di qualità, fra cui i due santi, superstiti di un polittico, attribuiti a Sano di Pietro e al Maestro dell’Osservanza (metà secolo XV), e la Santa Cecilia di Berardino Mei.
Di grande valore è la collezione delle opere provenienti dalle chiese della Diocesi, attribuibili in massima parte ad artisti senesi operanti per il centro maremmano. Si ricordano il Giudizio Finale del XIII secolo già nella chiesa di San Leonardo e attribuito a Guido da Siena o alla sua scuola, il Cristo in Pietà di Pietro di Domenico (fine secolo XV), la Madonna di Girolamo di Benvenuto (inizio secolo XVI), la Madonna delle Ciliege del Sassetta (metà secolo XV) proveniente dalla Cattedrale di San Lorenzo, ma anche i frammenti della decorazione scultorea esterna della stessa Cattedrale (Agostino di Giovanni, XIV secolo ) e gli angeli di marmo (G.A. e B. Mazzuoli, 1708) in origine posti a decorare l’altare della Madonna delle Grazie, smontato nel corso dei restauri del Duomo alla fine dell’800. Da altri altari non più esistenti proviene la grande pala della Madonna del Carmine del pistoiese Giacinto Gimignani (1648) e la Madonna col Bambino e i quattro santi protettori di Grosseto di Ilario Casolani (1630), con una veduta della città entro le mura medicee. Il Museo Diocesano raccoglie anche oggetti liturgici, parati, codici miniati, testimonianze del culto popolare.




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